Tutte le cose da fare a Roma
Continua lentamente questa rubrica dell’Oltreuomo a cui non ho trovato ancora un nome adeguato. Oggi pubblico il contributo di una lettrice che vive a Roma e guarda caso ci parla di Roma.
Piano piano pubblicherò anche gli altri contributi arrivati, darò un nome a questo trip advisor solo un po’ più basso e rock, creerò una pagina dove raccogliere tutte le città recensite e farò tutte le altre cose che avrei già fatto se fossi un redattore appena appena decente.
#1 Porconare contro automobilisti ignoti quando cerchi di tornare a casa dalla stazione Tiburtina con le valigie e non puoi usare il marciapiede perché è sempre ingombro di auto parcheggiate.
#2 Attraversare i Fori Imperiali e farsi una foto con un tizio vestito da gladiatore.
#3 Rischiare di farsi investire in pieno in bicicletta perché i romani non hanno ancora capito che in rotonda non stai a destra perché giri, ci stai perché le bici DEVONO STARE SEMPRE A DESTRA.
#4 Sperimentare insoliti fraseggi da approccio quali “A bella ndo vai”.
#5 Aspettare 50 minuti di orologio un autobus alla fermata, per poi vederlo arrivare in condizioni peggiori di quelle di un treno per deportati.
#6 Cercare di scendere alla fermata metro Termini e riuscirci solo sgomitando via le gente che cerca di entrare mentre tu stai ancora uscendo.
#7 Portare tuo padre a fare una passeggiata al Gianicolo e dover sostenere ripetuti approcci di ambulanti che gli propongono di comprare rose alla sua fidanzata, scambiandolo per un pappone.
#8 Mandare delle turiste francesi a una fermata metro ancora in costruzione.
#9 Prendere il trenino Roma-Ostia e dover subire per l’intero viaggio urla e schiamazzi di un’orda di brasiliani che cantano e ballano trasformando il vagone nel carnevale di Rio.
#10 Prendere la metro e farsi assordare da un’orda di Papa-Boys germanici che cantano a squarciagola per l’intero viaggio.
#11 Assistere a uno spettacolo di giocoleria a un semaforo.
#12 Andare a fare shopping in via del Corso, e chiedersi quanti giapponesi siano rimasti in Giappone perché l’impressione è che siano tutti lì.
#13 Girare per la zona di piazza Vittorio e chiedersi se essere in Italia o finiti a Shangai in un buco spazio-temporale.
#14 Fare il dito medio al passeggero di un’auto blu senza sapere di chi si tratti.
#15 Fare una Critical Mass in bicletta per il centro e farsi fotografare da una cortina di turisti adoranti.
#16 Fare in bicicletta la salita di via del Tritone fino a piazza Barberini e lasciarci un polmone.
#17 Sperimentare la bucolica pace, silezio e strade sgombre, di una domenica pomeriggio durante la partita della Magica.
#18 Fermarsi in macchina sulle strisce e riconoscere lo stupore Pascoliano negli occhi dei pedoni.
#19 Raggiungere il proprio record personale di apnea sul rettilineo di Via Marsala (fra Termini e il quartiere San Lorenzo) al solo scopo di evitare l’olezzo di piscio.
#20 Osservare i periodici assembramenti di persone e auto quando il solito stronzo che parcheggia in curva fa incastrare l’autobus che deve immettersi nella rotonda.
#21 Andare a farsi la ceretta da un’estetista nuova, che ti accoglie in capelli rasati, orecchino e tuta della Magica.
#22 Girare 45 minuti per trovare un parcheggio nel quartiere Nomentano.
#23 Finire a una festa gay al Circolo degli Artisti e capire dove sono finiti tutti i bei ragazzi della città.
#24 In qualunque posto tu vada, ritrovarsi a sparare minchiate con un esercente sconosciuto.
#25 Fare un giro in bicicletta sull’Appia Antica e finire a chiedersi come facessero gli antichi a sopportare sui carri quel susseguirsi di pacche al culo.
#26 Ritrovarsi a fotografare i parcheggi improbabili delle macchine nel tuo quartiere, con un pizzico di ammirazione per cotanta fantasia.
#27 Fare un’incauta immissione stradale in macchina, e farsi redarguire con un “Aoooooooooooooooooooooooh!”
#28 Andare a ballare musica anni ’50-’60 al Micca Club.
#29 Imparare a esprimere il concetto di velocità con l’espressione “A palla de foco”.
#30 Chiamare una famosa trattoria per prenotare, e farsi ridere in faccia perché in quel posto è tutto pieno dal mese prima.
#31 Trovarsi con lo scooter in panne sulla Colombo e fare amicizia con prostitute e viados mentre te la fai a piedi.
#32 Andare al parco di Villa Torlonia e trovarsi spettatore di una moltitudine di interazioni canine, che Konrad Lorenz al confronto era un dilettante.
#33 Litigare con una senzatetto sulla Casilina che si offende perché vedendola spuntare nel buio ti è preso un colpo.
#34 Andare a spanciarsi al parco della Caffarella e trovarsi nel bel mezzo di un gregge di pecore al pascolo.
#35 Andare a un festival di teatro sperimentale al Macro Testaccio e, dopo aver assistito a 40 minuti di pendoli al buio e un uomo che si è tirato fuori il pene sulla scena facendo finta di segarselo, decidere che hai chiuso con il teatro sperimentale.
#36 Passare la domenica al mare ai Cancelli, e avere un incontro ravvicinato con degli autentici esemplari di tamarro di Ostia.
#37 Imparare che l’orario che ti indica un romano va maggiorato di un 30 minuti circa.
#38 Passare da sinistroide a fascista convinto quando rimani bloccato per il quinto sciopero mensile dei mezzi pubblici.
#39 Provare materna tenerezza verso i turisti in fila alle macchinette ATAC che invano tentano di usare le carte di credito, spiegare loro che non solo le macchinette accettano solo contanti, ma non danno più di 6 euro di resto per volta, e infine essere mossi a pietà e comprare loro il biglietto.
#40 Prendersi gioco delle guardie svizzere sulla Porta del Vaticano sapendo che in territorio italiano non possono farti nulla.
#41 Rischiare la vita salendo sull’esposizione in canna di Bambù che hanno installato al Macro Testaccio.
#42 Andare a ballare nelle discoteche di Testaccio, e finire in una delle serate più tamarre della tua vita, circondato da tre addi al nubilato in contemporanea.
Anna Rizzo
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