La storia vera della donna che ha ispirato il film “Up”
Edith Macefield è nata in Oregon nel 1921. Giovanissima ha imparato l’inglese e il tedesco e si è trasferita in Inghilterra. E raccontava un sacco di palle. Ad esempio diceva di essere un’ex internata del campo di concentramento di Dachau o di aver imparato a suonare il clarinetto grazie a suo cugino, il leggendario Benny Goodman.
In Inghilterra curò gli orfani della Seconda Guerra Mondiale. Si appassionò all’opera e a Sinatra, menando avanti una vita piuttosto divertente, fino a quando, nel 1965, ritornò negli Stati Uniti per curare la madre gravemente malata. La madre viveva a Seattle e, quando morì, Edith decise di rimanere lì. Pubblicò anche un romanzo, dedicato alla madre, “Where Yesterday Began”.
Nel 2006 Edith ha 85 anni e Barry Martin è il capo dei lavori di un lussuoso centro commerciale che dovrebbe costruirsi proprio a Seattle. I promotori erano riusciti a comprare tutti i lotti di terreno necessari all’edificio. Tranne uno. Quello di Edith, naturalmente. La prima missione di Barry fu quindi quella di convincere l’anziana a vendere.
L’uomo iniziò adottando metodi gentili. E provocando una reazione inaspettata. Un giorno Edith lo chiamò, dicendo: “Mi potrebbe portare dal parrucchiere? Sono troppo vecchia per guidare la mia auto.” Fu l’inizio di una grande amicizia.
Fu in quel periodo che la donna spiegò a Barry come il milione di dollari offerto per la sua casa non significasse nulla per lei. Il valore affettivo dell’edificio era l’unica cosa che per lei contasse.

L’originale vicenda finì così sulla stampa e di conseguenza alle orecchie dei responsabili della Pixar. Da qui è nato Up, uno dei migliori film animati degli ultimi 10 anni, la cui vicenda prende le mosse da quella di Edith. La donna non è però riuscita a vederlo, perché è morta prima a causa di un cancro.
Barry ha ereditato la casa, ma non l’ha venduta ai suoi vecchi capi. L’edificio è ora di proprietà di una persona che si è impegnata a mantenerlo così come Edith lo ha lasciato.
Fonte: http://jesucristoenelcine.blogspot.it/