20 cose che capitano solo a chi sa disegnare
Chi sa disegnare è più sfortunato di chi sa riparare navicelle aerospaziali o fumare con il buco del culo. Perché, mentre queste due categorie non suscitano troppo interesse presso il grande pubblico, chi sa disegnare è costantemente bersagliato da richieste, opinioni, cazzate da chi invece non lo sa fare. E, se anche il disegnatore riesce a seguire l’esempio di Van Gogh e non presta orecchio a tutti i luoghi comuni da cui è bombardato, comunque fa una vita di merda. Ecco perché.
#1. “Oh, mi faresti un ritratto?” Oh, mi sganceresti 50 euro?
#2. Spegnete il sole: non arriva mai dalla parte giusta
#3. Uno non immagina quanto costa il materiale per disegnare finché non lo acquista
#4. Uno non immagina quanto costano i pantoni finché non vende un rene
#5. Zerocalcare
#6. Se sei un vignettista, da qualche settimana dici in giro che ora ti occupi di design industriale
#7. Delusione: guardare il disegno da lontano dopo averci lavorato per ore
#8. Il foglio ruvido è come scopare in Erasmus: ce la fanno quasi tutti, ma disegnare su foglio liscio è come andare a figa al circolo degli anziani
#9. Se non fai fumetti sei meno interessante di una kermesse di danze caucasiche
#10. “Disegni? Bello! Anche io sono un po’artista!” Beato te.
#11. Il disegno reale sembra sempre il fratello cesso di quello che avevi in testa tu
#12. Le cose che vuoi disegnare tu non interessano agli altri, le cose che gli altri vogliono disegni non interessano a te. Anche perché gli altri vogliono un ritratto
#13. “Pure a me da piccolo piaceva Topolino!”
#14. Il talento è inversamente proporzionale allo spessore della matita
#15. Se sei un animalista i pennelli ti provocano insuperabili rimorsi di coscienza
#16. “Dai, fammi vedere i tuoi disegni!” Dai, fammi vedere le tue tette!
#17. Auguri ai tuoi amici di non laurearsi mai. O almeno di farlo in una città dove non vanno di moda i papiri
#18. Una ditata è per sempre
#19. Solo le palle ti si rompono più spesso delle mine