I Tipi Umani degli Impiegati in Ufficio

I Tipi Umani degli Impiegati in Ufficio

The Office - Season 9

 Amministrazione

È l’ufficio in cui risiedono i calcolatori umani, coloro che vi faranno impazzire perché 8 anni prima vi siete dimenticati di recapitargli lo scontrino di un parchimetro da 2.20 euro. Nonostante i ripetuti tentativi di farvi decurtare l’esigua cifra dalla busta paga continuerete a ricevere inviti a trovare quel maledetto socntrino. Il mondo è fatto di numeri; i rapporti umani consistono nel rilascio di fatture. Tutto ciò che si muove nell’aria verrà registrato, schedato e archiviato e potrà essere usato contro di voi in tribunale. Parlare con loro è come rapportarsi con l’automatico dei caselli autostradali.
 It: sono gli hobbit rinchiusi in soffitta, che in caso di guasti di qualsiasi genere a qualunque tipo di apparecchiatura elettronica emergeranno dall’oltretomba per ripararla. Una volta finita l’operazione torneranno nell’oblio della cibernetica per essere dimenticati nuovamente. La loro presenza si nota solamente in quanto la loro piazzola da fumatori sarà costantemente piena e fumante. In genere sono nerd usciti da qualche remota facoltà di informatica. Il 90% dei loro interventi consiste nell’aggiornare gli iphon delle  impiegate fighe che li sfruttano facendoli sognare ad occhi aperti. Non gliela daranno mai, perché non hanno alcun potere in azienda.

Acquisti

Ggli impiegati degli uffici acquisti ti trattano come il tuo nonno incazzoso tratta i commessi quando va in un negozio di cellulari di ultima generazione; è sospettoso e pensa che li vuoi fregare in continuazione. Qualsiasi sia l’argomento della discussione l’impiegato dell’ufficio acquisti ci ragiona in termini di spesa e budjet. La sua vita è un rapporto costante e conflittuale col budjet aziendale. Se lo sfora è fottuto, se non spende è inutile che sia lì a lavorare.

Commerciale Italia

gestisce ordini e offerte per i clienti italiani, che in genere sono dei miserabili morti di fame che ordinano 4 pezzi ogni 6 mesi pagando con 2 anni di ritardo. La sua giornata è frustrante: passa il tempo alla macchinetta del caffè vantandosi di aver raggiunto quota 60 euro di ordini inseriti il mese scorso. Parla in dialetto, soprattutto al telefono. Con i clienti fa il fenomeno ed è sempre ultra formale ed elegante, nel pieno stile italiano. Vive nella costante tensione che il suo reparto verrà ridimensionato, visto che l’economia del nostro paese sta sprofondando nel baratro della recessione e che fra non molto dovremmo contare su Robin Hood per arrivare a fine mese.

 Commerciale estero

Èè un campagnolo provinciale che passa le giornate parlando 800 lingue diverse al telefono, tutte malissimo. Sa dire 20 parole in ogni lingua, quelle indispensabili per lavorare. Si vanta perché conosce varie espressioni in lingua straniera che gli permettono di rimorchiare quando va in ferie a Praga. In realtà non è mai stato ne a Praga ne oltre confine e soprattutto non ma hai rimorchiato.  Odia svariati popoli dicendo di conoscere bene la cultura del paese incriminato solo perché dice di conoscerne la lingua.
E’ il punto di riferimento per ogni tipo di traduzione, anche di documenti ufficiali o contratti, come se il fatto di aver frequentato il liceo linguistico 20 anni prima gli conferisca la capacità di capire un testo giuridico in cecoslovacco con note a piè di pagina in tedesco. Parla in inglese stentato con marcatissimo accento italiano e non appena riattacca il telefono pronuncerà una tipica bestemmia nel proprio dialetto insultando il cliente. Il mercato estero tira la carretta, per cui se ne vanterà dalla mattina alla sera: inserirà ordini per milioni di euro ogni anno, sbeffeggiando i poveri commerciali Italia che si massacrano di scartoffie per portare a casa briciole e insulti.
Una volta messo piede fuori dal proprio paese (anzi dalla propria provincia),  l’impiegato commerciale estero non sarà più in grado di pronunciare una sola parola; si sentirà indifeso e confuso.

Logistica

Ggli impiegati nella logistica sono delle macchine umane, i veri fautori del funzionamento dell’azienda. Ogni minuto che passa sanno esattamente dove si trova il tale carico. Comunicano con tutti gli uffici, ricordando ai colleghi che la merce non può teletrasportarsi da un paese all’altro e che le spedizioni vanno pagate. Senza di loro l’azienda andrebbe nel pallone nel giro di 5 minuti. Sono odiati da tutti perché (nonostante non li si veda mai) si fanno vivi solo per segnalare problemi o anomalie. Che rompi coglioni… “Mi fai partire il carico?” “E’ Natale coglione…”, “ecco vedi che gli sto sul cazzo a quello della logistica!”.

Area manager

sono i tamarri della situazione, loro sanno tutto. Sono sempre cool, eleganti, ammiccanti. Tu non hai capito un cazzo vecchio. Lavorano meno della metà di chiunque altro in azienda, ma si prendono tutto il merito, perché ovviamente sono in prima linea su tutti i fronti. Se prendono merda a un meeting con dei mega clienti accuseranno la logistica di incapacità; se prendono merda dal direttore generale accuseranno la produzione per la scarsa qualità dei prodotti. E’ indubbiamente la posizione migliore in azienda: se fanno dei danni che portano l’azienda sul lastricano potranno semplicemente andarsene e candidarsi per lo stesso lavoro in un’altra azienda guadagnando più di prima, lasciando gli ex colleghi e soprattutto gli operai nella merda più totale.
Quando sono a colloquio dal direttore generale sono più leccaculo loro di Emilio Fede,  Capezzone e Bruno Vespa messi assieme.

Direzione

È il fantozziano ufficio del “mega direttore galattico”, luogo di preghiera, umiliazione o redenzione che sia. Lì dentro tutto può succedere, dipende da come si sente il capo quel giorno. Lì viene decisa la sorte degli umili lavoratori, lì si consumano decisioni importanti e pompini da urlo; lì si costruiscono e distruggono carriere  (basandosi soprattutto sulla qualità dei suddetti pompini), si piange o si ride, si vive o si muore. Il livello delle conversazioni è esattamente lo stesso del bar del paese, solo che i bifolchi che vi siedono possiedono milioni di euro in banca, oltre che un Ego più grande del ponte sullo stretto.

Portineria

Ci lavora la più figa dell’azienda. La speranza di farsela un giorno futuro è l’unico vero motivo che ti spinge a mettere piede in azienda la mattina presto.
Buon lavoro a tutti!

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Andrea Passador

Artista, scrittore, musicista, poeta, giornalista freelance e attore teatrale. Non sono niente di tutto ciò.