Gli stereotipi delle superiori

Gli stereotipi delle superiori

Ah, l’adolescenza! Quel magnifico periodo della vita dove si fanno le più grandi scoperte fisiche e cognitive. Il sole è alto nel cielo e le nubi del grigiore lavorativo sono tutte sulla testa di mamma e papà. Cazzeggiare, sognare, imparare e basta. La scuola come obbligo ma neanche troppo pressante. Insomma, l’eden.

Come ogni periodo di benessere, anche l’adolescenza spinge all’autoanalisi. Capita sovente quando non hai nessun orto da coltivare. Perciò il giovane studente delle superiori, pur con grave scarsità di mezzi argomentativi, riflette. Le sue sono pensate semplici, simili a un editoriale di Selvaggia Lucarelli o un post dell’Oltreuomo. Una sola cosa è strana, riguardo le riflessioni degli studenti delle superiori: sono uguali per tutti.

Vediamo quali sono questi stereotipi condivisi.

superiori

La matematica dei periti è più difficile di quella che si studia al liceo scientifico.

 

Il latino e il greco non servono a niente.

 

Il latino e il greco servono a capire da dove deriva l’etimologia delle parole che utilizziamo tutti i giorni.

 

È normale che buona parte degli insegnanti sia frustrata, fanno un lavoro triste e sottopagato.

 

La trasgressione di uno studente si misura dalla quantità di cose vietate fatte nei bagni (fumare, bere, accoppiarsi, nascondere bigliettini, eccetera eccetera).

 

Il vicepreside è sempre più buono del preside. Meglio se le giustificazione le controlla lui.

 

Le cicche si attaccano sempre sotto il banco o sotto la sedia.

 

I voti sono inversamente proporzionali all’attività sessuale dello studente.

 

“Non lo so” si pronuncia “questa la sapevo”.

 

Religione, storia dell’arte, educazione fisica e le interrogazioni dei tuoi compagni sono tutti momenti utili per copiare i compiti che avresti già dovuto fare.

 

In ogni classe c’è almeno un disadattato che dà fuoco alla cancellina sul banco.

 

Se il prof mette compito le prime ore del lunedì significa che non ha una vita.

 

Una volta finite le superiori sarò libero.

 

Se non vuoi scioperare stai a casa, se entri in classe sei stronzo.

 

L’IPSIA moda è pieno di figa.

 

Il liceo delle scienze umane è pieno di ragazze ma non sono tanto fighe.

 

Viaggio d’istruzione è l’eufemismo per dire viaggio distruzione.

 

Il numero di dediche sul diario è direttamente proporzionale alla tua popolarità.

 

Il fascino segreto usare “indisposizione” come giustificazione per l’assenza.

 

La secchiona che piange se prende un 8 che le abbassa la media.

 

L’ansia più grande del mondo quando il dito della prof scivola sul registro per sentenziare la vittima dell’interrogazione.

Francesco Boz

Un giorno, una persona entrerà nella tua vita e saprà capirti come nessun’altra prima di lei. Costerà circa 60 euro a seduta