Cose che solo chi vive in Italia può capire

Cose che solo chi vive in Italia può capire

L’altro giorno ero a Parigi per il convegno annuale sul rotacismo con il mio amico Sebastien quando siamo finiti a parlare del bidet. Lui sosteneva non fosse un sanitario necessario perché a conti fatti non sono poi molte le occasioni in cui lo si usa. Io per contro difendevo tutta l’italianità riassunta in quell’oggetto. Perché non è una questione di culo pulito, è una questione di culo vanesio.

Allora gli ho raccontato un po’ l’Italia, già che ci sono condivido anche con voi le mie sciocchezze.

italia pizza

 

#1 Siamo il principale esportatore mondiale di allegria tanto che l’abbiamo declinata in decine di forme: allegro brillante, allegro vivace, allegro assai, allegro con brio, allegro ma non troppo, allegro moderato, ecc.

 

#2 Con la morte delle ideologie per sentirci parte di un gruppo abbiamo iniziato a condividere con gli altri le nostre malattie. Ma dai, anche tu sei celiaco?

 

#3 Prima di iniziare un lavoro o cominciare a studiare aspettiamo di non avere più il tempo necessario per farlo in tranquillità.

 

#4 Ne deriva che l’ansia in Italia è diventata un valore perché sottolinea che sei una persona impegnata.

 

#5 Alle superiori c’era quel coglione di Lorenzo che faceva il rappresentante d’istituto e tu scherzavi con i tuoi compagni immaginando il giorno in cui dalla politica scolastica sarebbe passato a quella vera. Quel giorno è già arrivato da un po’.

 

#6 Si pianificano con la massima cura e dovizia di particolari cose che poi non funzionano.

 

#7 Paghiamo tasse altissime per garantire ai nostri genitori pensioni sufficienti a permettere loro di aiutarci a pagare le tasse.

 

#8 Quando all’estero parte una moda imbecille da noi fa subito epidemia. Le cose buone invece non ci contagiano.

 

#9 Siamo talmente intrisi di sfiducia verso il prossimo che il nostro altruismo non va oltre la cerchia familiare. A volte, cioè spesso, ci si scanna persino tra parenti.

 

#10 La cultura del cibo è talmente radicata nel territorio che siamo attratti come mosche dalla controcultura dei cibi stranieri.

 

#11 Il popolo italiano si divide in due categorie: mamme e figli.

 

#12 Quando qualcuno passa più tempo a parlare di quello che fa che a fare ciò di cui parla allora è considerato un esperto.

 

#13 Quando non riesci a trovare il lato buono di qualcosa ma sei capacissimo di criticarla allora sei considerato intelligente.

 

#14 C’è sempre qualcosa al di là del nostro controllo che governa le nostre vite: Dio, lo Stato, il periodo storico, la fidanzata o l’arbitro.

 

#15 La nostra diffidenza ci ha resi schiavi del ragionamento induttivo e adesso l’esperienza personale ha più valore di studi e ricerche che prendono in esame milioni di casi.

 

#16 Siamo molto entusiasti del passato. Molto meno del futuro.

 

#17 Toglieteci tutto ma non i nostri rituali.

 

#18 Magari parliamo male le lingue straniere, ma non esiste italiano che all’estero non si faccia capire.

 

#19 Il mondo ci affibbia molti pregiudizi tutt’altro che lusinghieri, però sull’ars amatoria vinciamo a testa bassa.

 

#20 Ci piace definire ogni cosa ma siamo fortemente contrari a definire noi stessi.

Francesco Boz

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